Come utilizzare l’analisi tecnica per investire nei mercati finanziari
L’analisi tecnica è una disciplina storicamente utilizzata per valutare le oscillazioni di prezzo di uno strumento finanziario e, sulla base di queste, orientare le proprie strategie operative di trading online. Si tratta di una branca di studio molto conosciuta dai traders di tutto il mondo e che può essere applicata a qualsiasi strumento finanziario, dal trading delle criptovalute alle operazioni sul forex o in CFD.
La regola principale dell’analisi dei mercati finanziari riguarda la ripetibilità dei movimenti di borsa che, secondo gli studi effettuati da Dow a fine 1800, tendono ad essere ciclici nel tempo e quindi possono essere individuati e previsti con certezza. L’analisi tecnica si propone di studiare proprio questo, attraverso la consultazione di grafici appositamente costruiti ed in grado di fotografare l’andamento del prezzo di un titolo di borsa in un dato periodo; l’oscillazione del titolo, che può essere al rialzo o al ribasso, è detto trend rispettivamente rialzista e ribassista.
Cosa sono i supporti e le resistenze
Per effettuare un’analisi tecnica efficace è necessario tradurre i livelli di prezzo presenti nel book di negoziazione in supporti e resistenze che possono orientare l’andamento del titolo. Per poter determinare questi valori è utile osservare il quantitativo di proposte presenti sul mercato, per individuare a quali prezzi si generano maggiori flussi in acquisto o in vendita.
Un livello di supporto è uno specifico prezzo in grado di limitare un trend di ribasso di un titolo, perché se toccato attiva molti ordini di acquisto che contribuiscono a stabilizzarlo e spesso ad invertire il comportamento sul mercato; un livello di resistenza, invece, è un valore che, se toccato, innesca molti ordini di vendita sullo strumento; se sono molti i venditori rispetto agli acquirenti, il livello agisce da limitatore del rialzo dell’asset, frenandone la corsa e permettendo all’analista tecnico di uscire dalla posizione realizzando un profitto.
Le candele giapponesi: cosa sono e come funzionano?
Ma come fanno gli analisti tecnici a fotografare i movimenti di prezzo di un titolo in un determinato arco temporale? Esistono delle tipologie di grafici finanziari che possono riassumere l’andamento del titolo in poche semplici informazioni; quelli più utilizzati prevedono una valorizzazione con le cosiddette candele giapponesi. Scopriamo insieme perché sono così utilizzate.
Chi è interessato ad effettuare del trading di breve o brevissimo termine, spera di riuscire ad identificare i livelli di supporto o di resistenza di un titolo in un arco temporale molto piccolo; per farlo non può prescindere dallo studio delle candele. Questo indicatore è in grado di fornire all’operatore tutte le informazioni che gli servono per impostare la sua strategia operativa.
Le punte della candela identificano il livello minimo e quello massimo di scostamento del prezzo, nell’arco temporale analizzato (quello standard prevede 15 minuti) mentre il rettangolo – che può essere rosso o verde a seconda che il titolo abbia guadagnato o perso in quel range di tempo – identifica i valori di apertura e di chiusura del trade.
Grazie a queste informazioni l’analista è in grado di individuare i prezzi massimi e minimi toccati dallo strumento e di orientare le sue strategie a seconda dei più profittevoli per lui.
Oscillatori e il loro uso
Assieme allo studio delle candele giapponesi, l’analisi tecnica si effettua anche con altri indicatori, che nello specifico vengono denominati oscillatori.
Sicuramente uno dei metodi più famosi di analisi è lo studio delle medie mobili: grazie agli strumenti messi a disposizione dalle piattaforme di trading online, l’operatore ha la possibilità di tracciare, sul grafico dei prezzi del titolo, alcune linee che identificano i valori medi toccati nel periodo. L’incrocio delle linee al rialzo o al ribasso segnala all’investitore l’inversione o il proseguimento del trend.